martedì 19 febbraio 2013


GALASSIA INTERNET

Da una scorsa rapida al saggio “Galassia Internet” di Manuel Castells, emerge la posizione dell’autore che identifica la Galassia Internet come un ambiente nuovo, fortemente interattivo, in cui gli abitanti della Terra comunicano, hanno relazioni e scambiano beni, pensieri, opinioni secondo modalità differenti che dipendono dalla cultura, dalle tradizioni, dai luoghi e in generale dalle caratteristiche delle diverse popolazioni. È nata una società nuova, una società di rete, che si trova ad affrontare tre grandi sfide. 
1. LIBERTÀ.
La rete garantisce una grado di libertà nella comunicazione che mai prima d’ora si era vista. La comunicazione in Internet è totalmente libera e raggiunge a livello potenziale ogni abitante del pianeta (comunicazione globale), costituendosi come elemento imprescindibile per qualsiasi tipo di attività che vede coinvolti due o più soggetti.
2. ESCLUSIONE DALLE RETI.
La scarsa diffusione, almeno a livello globale, delle strutture deputate all’accesso alla rete si affianca a difficoltà di carattere culturale, politico, istituzionale ed economico che possono sfociare in veri e propri ostacoli e portare all’isolamento di una parte della popolazione mondiale. Si crea in questo modo una sorta di suddivisione del pianeta in un emisfero connesso alla rete che gode di tutte le opportunità che questa offre ed un emisfero non connesso che ne rimane escluso.
3. CAPACITÀ DI TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI E GENERAZIONE DEL SAPERE.
Ogni individuo deve essere dotato delle capacità di scegliere, operare e gestire le informazioni, per poi elaborarle e trasporle in nuove conoscenze. Tali abilità si rendono necessarie soprattutto per le nuove generazioni che saranno costrette dal ritmo sempre più incalzante delle innovazioni tecnologiche ad imparare in modo sempre più elastico ed efficace per tutta la durata della propria vita (lifelong learning) e a produrre soluzioni creative a problemi sempre nuovi.
Leggendo “Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete” mi viene in mente la figura del clochard che vive ai margini della società, che è suo malgrado seguito da assistenti sociali e volontari che si occupano di lui. È forse questa la fine di chi non vorrà far parte della “vostra società di rete”?




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